CIRCOLO ACLI G. TONIOLO APS (Orciano, Terre Roveresche)

orciano

IL CIRCOLO

INDIRIZZO/NUM.CIV. Via Cesare Battisti, 7
CAP/CITTA’/PROV.61038 Orciano di Pesaro, Comune di Terre Roveresche (PU)
TELEFONO 0721-97595
CELLULARE
SITO INTERNET www.aclipesaro.it/orciano
E-MAIL –
PAGINA FACEBOOK
REFERENTE Ceccarelli Andrea
TELEFONO REFERENTE
APERTURA
GIORNO DI CHIUSURA
DESCRIZIONE CIRCOLO Servizi offerti dal circolo

Dall’intervista al circolo di aprile 2014:

circolo-orciano

DOVE SIAMO

mappa del circolo acli

Cliccare sull’immagine per visualizzare la mappa del circolo

IL DIRETTIVO

L’attuale direttivo è composto da:
Andrea Ceccarelli, presidente
Armando Belardinelli, vice presidente

LA STORIA

CIRCOLO ACLI di ORCIANO DI PESARO

Il Circolo ACLI “G. Toniolo” di Orciano di Pesaro è stato fondato nel 1952. I soci fondatori furono: padre Antonio Toccaceli, Mancini Giuseppe, Ubaldi Augusto, Nino Brunetti, Benito Mancini, Cesare Ciaramicoli e Dario Genovesi. Il circolo fu intitolato all’economista e sociologo cattolico, Giuseppe Toniolo su proposta del fondatore Mancini.
L’attuale Circolo ACLI “G. Toniolo” non è l’unico circolo presente nel comune di Orciano di Pesaro, infatti oltre al circolo ancora tutt’oggi presente nella frazione di Montebello, si annoverano altri tre sedi locali acliste: una nella frazione della Fornace fondata da Gregoriani Menchino a servizio dei lavoratori dello stabilimento di laterizi lì presente, un altro circolo nella contrada di campagna di Rialdone promosso da Umberto Righi, l’ultimo è , infine, quello creato da Nellino Renzo, Italo Andreani e Silvio De Grandis (leggi tutto ...)


I presidenti che si sono succeduti a partire dalla fondazione sono:
– Gabbianelli Leandro
– Avv. Davide Radi
– Luigi Vitali
– Silvio Montanari
– Antonio Dominici (1968 – 1970)
– Giuseppe Evangelisti (1970 – 1973)
– Mauro Marchetti (1973 – 1982)
– Roberto Mancini (1982 – 1986)
– Mario Marinelli (1986 – 1987)
– Fiorello Ciaramicoli (1987 – 1991)
– Stefano Bacchiocchi (1991 – 1993)
– Enrico Principi (1993 – 1998)
– Manuele Giulietti (1998 – 2002)
Per lungo tempo la conduzione del servizio mescita del circolo ACLI è stata condotta da tre gestori che ci sono succeduti nel corso degli anni: Duilio Chiarucci, Bianchini Mario e Antonina Polverari
Ferventi erano le iniziative promosse negli anni ’60 quando vennero organizzati incontri su temi di attualità o iniziative in favore dei disoccupati orcianesi
Nel gennaio 1969 si aprì una nuova sede lungo viale Evangelisti di fronte alle scuole elementari in uno stabile di proprietà dello stesso gestore.
Negli anni 70 l’attività del circolo subisce una fase di stasi. Le principali attività portate avanti sono il servizio di Patronato dell’addetto sociale e l’organizzazione di alcune attività sportive ciclistiche e calcistiche. I verbali della fine degli anni ’70 non ci sono di aiuto, ma il circolo, privo di propri beni e di sicure entrate, sembra troppo legato ad una gestione proprietaria sia delle strutture sia dei locali.
La situazione muta all’inizio del 1982 quando viene eletto il nuovo direttivo che decide di liberarsi dalla figura troppo ingombrante del gestore. Spinge l’amministrazione comunale a concedere al vecchio gestore la licenza di pubblico esercizio e inizia la strada dell’autogestione trasferendosi negli abbandonati locali del ex albergo “Il Castagno” di proprietà del Comune, mantenendo il pieno controllo del servizio di mescita. A partire dal 30 gennaio 1982 inizia l’avventura del nuovo corso delle ACLI in Orciano. I locali, in una zona centrale del centro di Orciano, riscuotono l’entusiasmo di tutta la popolazione orcianese. Sono 402 i soci che si tesserano nell’anno 2002, non c’è famiglia orcianese che non sia associata. In questo periodo i gestori sono prima Pierluigi Patregnani e poi Anita Patregnani.
Il giro d’affari è notevole, tanto da ripagare tutte le spese che il direttivo era stato costretto a contrarre per crearsi quel patrimonio di attrezzature che prima non possedeva. Intensa è anche l’attività formativa con incontri sull’enciclica “Laborem Exercens” e con il Consultorio familiare di Fano
La sede nei locali dell’ex albergo “Il Castagno” è però una soluzione temporanea, perché l’Amministrazione Comunale ha intenzione di sistemare tali locali per crearci una nuova struttura alberghiera. Il direttivo del circolo deve cercare altre soluzioni. Il parroco Don Antonio propone di trasferire il Circolo all’ex teatrino del Convento delle Maestre Pie Venerine. Nell’estate del 1983 il Circolo ACLI si trasferisce nel luogo che, dopo varie vicissitudini, diverrà l’attuale sede.
A partire da questo momento il Circolo viene autogestito direttamente dai soci che con il proprio servizio di volontariato rendono pulsante la vita associativa sia nella gestione quotidiana, sia nella realizzazione delle varie attività.
In questo periodo il Circolo è ricco di iniziative, viene formata l’Unione Sportiva, si organizzano incontri formativi su temi di attualità, concorsi e rassegne fotografiche, gare podistiche
Nel 1987 il Comune richiede al circolo di trasferirsi nuovamente perché deve attuare dei lavori di ristrutturazione della piazza Leopardi soprastanti i locali delle ex teatrino. Ecco che il direttivo si ritrova nella situazione di ricercare una nuova sede.
Nel 1988 si trasferisce nei vicini locali del Convento delle Maestre Pie Venerine, doveva essere una soluzione temporanea di appena sei mesi. In questi locali il circolo ACLI rimarrà per ben 14 anni fino a quando il 26 gennaio 2002 si inaugurerà la nuova ed attuale sede nei ristrutturati locali sottostanti l’ex teatrino un tempo già sede del Circolo.

La situazione dell’attuale circolo ACLI
Il programma dell’attuale presidente del Circolo ACLI: dott. Enrico Principi
CHE COS’E’
Il circolo ACLI è in primo luogo un punto di aggregazione dove costruire una nuova qualità del vivere civile, un modo positivo di stare insieme e di trascorre il proprio tempo libero. Un luogo dove i giovani e le famiglie possano vivere e crescere insieme nella prospettiva di uno sviluppo integrale della persona. Il circolo vuole essere, infatti, uno spazio dove si possa socializzare, discutere, mettere insieme le proprie esperienze nel rispetto della diversità.
Il circolo ACLI è un’occasione per un impegno, per una partecipazione attiva degli associati, perché nessuno può vivere le ACLI senza mettere qualcosa di suo. (…)
Il circolo ACLI è momento di formazione e di crescita della persona in tutte le sue forme (…)
GLI OBIETTIVI
– Raggiungere un equilibrio economico e organizzativo che garantisca alla struttura di base una solidità capace di supportare tutte le attività acliste.
– Promuovere la vita associativa con una partecipazione attiva, consapevole e democratica da parte di tutti i soci, con particolare attenzione ai giovani e alle famiglie.
LINEE PROGETTUALI
Riprendendo le linee progettuali delineate dalla Conferenza Organizzativa e Programmatica
– Valori: esprimere la proposta e i valori aclisti in linguaggio e forme educative capaci di parlare ai giovani, trovando modi nuovi di veicolare il messaggio
– Luoghi: inventare, creare, organizzare luoghi di socialità, di incontro e di impegno attraverso la struttura del circolo, tenendo conto che fondamentale nella vita associativa è la dimensione della piacevolezza.
– Processi: mettere in rete il nostro circolo con le realtà acliste provinciali, regionale e nazionali partecipando al progetto CIRCOLINRETE che ha come obiettivo di collegare entro il congresso del 2004 metà dei circoli.
– Bisogni: offrire servizi che rispondano alle vere necessità dei giovani e delle fasce sociali più trascurate sia per il tempo libero, sia nell’orientamento e inserimento nel mondo del lavoro.
– Volontariato: continuare a valorizzare l’importanza dell’impegno concreto, gratuito e volontario, realizzato in un orizzonte di responsabilità e di esercizio partecipato.
GLI SPAZI
L’organizzazione degli spazi sarà il punto di forza per una più versatile offerta di vita associativa
– L’ampio salone permetterà la realizzazione di manifestazione di vario genere: concerti, dibattiti, assemblee, feste ecc.
– I comodi divani offriranno comoda occasione per la conversazione e la socializzazione.
– Un ampio spazio ludico sarà allestito per soddisfare le esigenze di bambini, giovani e adulti.
– La comunicazione e l’informazione sarà potenziata con l’uso di bacheche, riviste e mezzi informatici.
– La saletta riunioni che dovrà essere centro propulsore di nuove iniziative, potrà essere allestita come centro di documentazione e informazione, con computer e accesso internet.
– L’allestimento di un palco che permetta lo svolgimento di eventi musicali e comico- teatrali
CHE COSA FAREMO
Innanzitutto il mantenimento e il potenziamento delle tradizionali attività svolte dal circolo ACLI in questi anni sarà il punto di partenza di un cammino già intrapreso da tempo: la Festa della
Befana, il Carnevale per bambini, San Giuseppe festa dei lavoratori, la festa di Halloween, la castagnata di San Martino.
Momenti significativi della vita associativa saranno la cena sociale e la gita del Lunedì di Pasqua.
In collaborazione con l’U.S. Acli si promuoverà il rilancio del minivolley a Orciano con la manifestazione sportiva al Centro Sportivo alla fine di maggio .
Si promuoveranno momenti di riflessione su tematiche di attualità, sui valori della pace e della solidarietà, sulle problematiche del mondo del lavoro In particolare si porranno attenzione alle tematiche sociali promosse dalle ACLI nazionali come ad esempio la Petizione per la Flessibilità Sostenibile.
In occasione di importanti momenti della vita civile, come ad esempio le elezioni, il circolo svolgerà una funzione di stimolo alla coscienza civile dei soci e dei cittadini in genere con dibattiti, incontri e conferenze.
Attenzione anche ad una crescita culturale del socio per uno sviluppo qualitativo del proprio vivere.
Partecipazione ai momenti formativi proposti dalle ACLI provinciale, regionali e possibilmente nazionali.

                                                                                                                                                         da “Le ACLI nella provincia di Pesaro e Urbino
(a cura di Antonio Di Stefano e Valerio Ietto, 2003, p. 214-218)