ACLI MARCHE Lacrime e silenzio per l’omicidio di Civitanova

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COMUNICATO STAMPA

Lacrime e silenzio per l’omicidio di Civitanova

Le ACLI Marche vogliono esprimere vicinanza e cordoglio alla famiglia di Alika Ogorchukwu. Da questo fatto di cronaca emerge un’ulteriore e terrificante aspetto che ha permeato la società moderna: l’indifferenza. Definita il male del nostro secolo, l’indifferenza, con la globalizzazione ha raggiunto proporzioni gigantesche. Non avere a cuore gli altri è un peccato mortale. Don Andrea Gallo la definì ” l’ottavo vizio capitale ” pericoloso quasi come la violenza. E’ indifferente chi chiude il cuore e non prende in considerazione gli altri, chi chiude gli occhi per non vedere la realtà, chi si mette al riparo per non essere scalfito dai problemi altrui. Gramsci scriveva: ” odio gli indifferenti: credo che vivere voglia dire essere partigiani. Chi vive veramente non può non essere cittadino e partigiano. L’indifferenza è l’oblio è parassitismo è vigliaccheria, non è vita. Perciò odio gli indifferenti “. Einstein sosteneva che a minacciare il Mondo non fossero le persone che fanno del male, bensì quelle che il male lo tollerano. In effetti l’efferato omicidio di Alika si è consumato sotto lo sguardo indifferente e tollerante di molti. Anche Papa Francesco nel gennaio del 2016 aveva denunciato vigorosamente il male dell’indifferenza, non un male qualunque ma il peggiore dei mali. Ha sottolineato il Santo Padre come all’ombra dell’indifferenza si siano compiuti i peggiori crimini dell’umanità ma, “ai nostri giorni – continuava il Papa – essa ha superato decisamente l’ambito individuale per assumere una dimensione globale e produrre il fenomeno della “globalizzazione dell’indifferenza”. L’opulenza e la cultura del benessere ci hanno portati a pensare troppo a noi stessi rendendoci sordi alle grida degli altri e ciechi persino di fronte ad un delitto. Siamo illusi dal futile e dal provvisorio e viviamo in bolle di sapone belle ma superflue che ci portano all’indifferenza verso l’altro. Ci siamo abituati alla sofferenza dell’altro, essa non ci riguarda, non ci interessa, non è affare nostro! Le ACLI scelgono un atteggiamento di silenzio e di rispetto del dolore della famiglia di Alika la politica non strumentalizzi la tragedia di Civitanova.

Presidenza Regionale Marche