Integrazione socio sanitaria e le Case di Comunità

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Il PNRR costituisce una grande occasione per portare a compimento la riforma strutturale del maggior ostacolo al funzionamento del welfare territoriale, la grande caporetto del sistema, la frattura tra sociale e sanitario. Tutte le fragilità che hanno vissuto nelle famiglie momenti drammatici, derivano dalla mancata integrazione che ci portiamo dietro fin dall’approvazione della legge 328/00, che dell’integrazione aveva fatto il pilastro della grande riforma incompiuta.

Il PNRR finanzia la realizzazione di 32 Case della Comunità nell’ambito del potenziamento dei servizi territoriali e di prossimità nella Regione Marche.

Ancora oggi la politica non è riuscita a fare coincidere i territori, tra Ambiti Sociali e Distretti Sanitari.

Il PNRR, come l’intera programmazione sociale e sanitaria, affida alle politiche sociali e sanitarie compiti sostanzialmente convergenti, auspicandone l’integrazione nel rispetto dell’unitarietà e della centralità della persona.

La politica ha di fronte, in questo contesto storico, una grande responsabilità a partire da chi governa le comunità: i sindaci.

Riteniamo che il PNRR fornisca una straordinaria occasione per porre mano alla riforma strutturale del maggiore ostacolo al buon funzionamento dei servizi, e che di conseguenza ricade pesantemente sulle persone con fragilità e sulle loro famiglie.

Vi sono oltre 3,1 milioni in Italia di cittadini che presentano problematiche varie di non autosufficienza, ma anche cittadini che avrebbero bisogno di progetti personalizzati, di intervento sul piano terapeutico, riabilitativo, di processi di accompagnamento al lavoro.

Si assiste ad una parcellizzazione e separazione degli interventi, una rigida delimitazione delle competenze e in molti casi una assenza dei servizi stessi, ma occorre aggiungere la gestione separata sui diritti alle prestazioni tra LEA sanitari che includono interventi sociosanitari, a cui non corrispondono i LEPS delle prestazioni sociali.

Ora vi è nel contesto di una programmazione determinata dalla Regione Marche di elaborare il Piano Sociale di Ambito, l’obiettivo di potenziare la Sanità territoriale attraverso le case di comunità, una nuova definizione delle competenze del Distretto, un percorso di integrazione tra servizi, già peraltro con fatica iniziato. Questi sono gli obiettivi prioritari su cui basare il sistema dei servizi di welfare territoriale mettendo a frutto le risorse dell’Europa.

Maurizio Tomassini Membro del Direttivo Nazionale ACLI

CASA DELLA COMUNITÀ IN SINTESI:
Non un servizio tra i tanti, ma il luogo dove si snoda la regia dei percorsi per il benessere comunitario

Scarica : Manifesto-Casa-della-Comunita (1)

Il progetto completo su :

CASA DELLA COMUNITÀ: ecco il progetto