Le acli pesaresi al 49° Convegno studi Passione Popolare

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Anche le Acli Pesaresi hanno partecipato con una piccola delegazione al 49° incontro di studi, “Passione popolare”: Ilenia Maracci Vice Presidente Provinciale, Tajana Cinquino membro Presidenza Acli Provinciali, Francesco Pedini USACLI, Maurizio Tomassini Vice Presidente Regionale, Don Piergiorgio Sanchioni Assistente Spirituale

Popolo e democrazia sono state al centro dell’ incontro nazionale di studi delle Acli che si è svolto a Roma  venerdì 16 e sabato 17 settembre 2016.
Le ACLI hanno riflettuto con l’aiuto di studiosi, testimoni ed esperti, su come vive e cambia il popolo italiano, su quale rapporto si instaura nella democrazia tra la politica e le derive populiste, su come collaborare con la nostra chiesa italiana per rafforzarne la dimensione popolare.

Siamo appassionati del popolo, al servizio degli italiani. Le parole di Papa Francesco incoraggiano questa convinzione, quando afferma al numero 269 nell’Evangelii Gaudium che «vogliamo inserirci a fondo nella società, condividiamo la vita con tutti, ascoltiamo le loro preoccupazioni, collaboriamo materialmente e spiritualmente nelle loro necessità, ci rallegriamo con coloro che sono nella gioia, piangiamo con quelli che piangono e ci impegniamo nella costruzione di un mondo nuovo, gomito a gomito con gli altri. Ma non come un obbligo, non come un peso che ci esaurisce, ma come una scelta personale che ci riempie di gioia e ci conferisce identità».

Le Acli sentono il bisogno di valorizzare la loro dimensione popolare; il loro essere tra le persone, accanto ai cittadini con i loro bisogni e i desideri, vicino alle famiglie con le loro ricchezze e le loro fatiche, insieme ai lavoratori e le lavoratrici con i loro diritti e le loro difficoltà. Le Acli abitano le gioie e i drammi delle città e dei paesi in cui si trovano per essere al servizio di quelle comunità uniche e particolari, come abitano le gioie e i drammi del nostro paese per essere vicino ai cittadini e alle istituzioni che li rappresentano. Qui si riconosce il loro essere popolari.

Siamo convinti che ci sia una netta differenza tra essere popolari ed essere populisti. La distinzione è nella capacità di essere autentici e credibili, in ascolto dei problemi reali senza cedere alle paure, alle lamentazioni e alla rabbia che vengono dalla pancia di ognuno di noi. Essere popolari significa dare importanza a tutte quelle sensazioni, raccoglierle insieme e portarle a maturazione perché possano diventare luogo di impegno civico, che unisce e crea legame di solidarietà, che promuove responsabilità e cooperazione tra semplici persone, istituzioni e soggetti della società civile.

Democrazia, chiesa e società sono oggi tre ambiti per l’azione sociale; l’Incontro di studi 2016 è servito per raccogliere nuove idee e stimoli, per confrontarci insieme, per piantare semi di creatività sociale.